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venerdì 29 gennaio 2010

Stile....serve solo per scattare?

Un paio di giorni fa riflettevo che con il digitale e la possibilità di scattare molte piu' immagini rispetto ai tempi passati, e' cambiato anche il peso delle fasi che costituiscono il nostro lavoro.

In particolare mi riferisco alla fase della "scelta".

Quando tra uno scattato di 500 immagini, bisogna sceglierne 10, i criteri di scelta sono determinanti quasi quanto le scelte fatte al momento dello scatto.

Sullo stesso scattato, fotografi diversi farebbero scelte diverse, e questo connoterebbe molto fortemente il loro stile.

Quindi, quando si vede il portfolio di un collega, bisogna considerare che quello e' il risultato di una scelta di molte piu' immagini.
Se fosse un'altra persona a fare la scelta, il portfolio del fotografo potrebbe cambiare completamente.

Per cui mentre in ognuno c'e' un gusto di "circostanza", cioe' declinato sul mood del singolo servizio che si sta realizzando, c'e' anche un gusto "globale", che e' quello che guida nella scelta delle immagini definitive.

Ed e' per questo motivo che e' molto importante investire molto sulla capacità di saper scegliere, fondamentale quanto saper mettere le luci e scegliere il mood giusto.

Per affinare tale capacità e' importante avere:

- una idea chiarissima di dove si vuole andare (stilisticamente)
- una visione globale, quindi aggiornarsi sempre sui propri fotografi "da seguire"
- una buona capacità di creare e trovare analogie tra le proprie immagini e quelle che usiamo come "riferimento"
- sembra banale ma...: ricordarsi sempre il "filo conduttore"

Scegliere e' forse piu' difficile di scattare, perche' non richiede tecnica ma richiede gusto, cultura e coerenza, anche a distanza di molto tempo...

quindi.... buone scelte ;)!

Luca



2 commenti:

  1. LA PENSO ESATTAMENTE COME TE!!!!!! Luana :)

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  2. esattamente quello che dicevano i fotografi del secolo scorso. Ricordo un numero della rivista " Fotopratica Immagine " una monografia dedicata ai provini a contatto di fotografi celebri i quali raccontavano della scelta come del " secondo scatto ". In rete è possibile trovare una serie di ducumentari intitolati " Contacts " e dedicati a fotografi famosi e alla scelta dello scatto definitivo. Insomma, il digitale ha cambiato soltanto aumentato la quantità dello scattato e, probabilmente, dello scarto ma l'esercizio critico è la stessa imprenscindibile disciplina, oggi come ieri. Ciao e complimenti per il tuo ottimo lavoro, Piero Ferrari da Savona

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